Imu verso l’acconto, con le aliquote ferme il catasto detta i rincari
L’acconto Imu 2025 si paga entro il prossimo 16 giugno. Sono tanti i Comuni fermi sull’aliquota massima per gli immobili. La rendita catastale determina i rincari. Nelle 30 città principali avere una seconda casa iscritta in categoria A/2 anziché in A/3 significa versare in media il 63% in più. Il Sole 24 Ore ha calcolato l’imposta dovuta a partire dalle delibere municipali 2024 applicate alla rendita catastale media per le categorie più diffuse. Nei capoluoghi di provincia, gli appartamenti accatastati come A/2 sono il 40% del totale, mentre quelli in A/3 rappresentano un altro 40%. Secondo le regole generali, i primi dovrebbero avere caratteristiche di maggior qualità e proprio per questo hanno rendite più alte e pagano un’Imu più cara. Di fatto, però, spesso l’inquadramento catastale non riflette le caratteristiche attuali dei fabbricati. Gli interventi di riqualificazione non hanno ancora modificato i grandi numeri del catasto.