Detassazione, datori al lavoro
Dalla lettura della circolare n. 4/E dello scorso 16 maggio dell’Agenzia delle Entrate emerge la complessità per i datori di lavoro nella gestione della detassazione dei redditi da lavoro dipendente prevista dalla manovra 2025. I sostituti d’imposta sono tenuti a calcolare esenzioni e detrazioni basandosi sui redditi previsionali e sui dati comunicati dai lavoratori. La determinazione del reddito teorico annuo per rapporti non continuativi richiede proiezioni complesse. In presenza di più rapporti part-time, la detrazione può essere applicata da un solo datore, scelto dal lavoratore. Errori nella concessione dei benefici comportano recuperi, rateizzati in 10 mesi se superiori a 60 euro. La gestione di queste operazioni impone un notevole carico contabile e rischi di errore, aggravati da cessazioni di rapporto o retribuzioni insufficienti, con obbligo per il lavoratore di restituire in dichiarazione.