Pil pro capite, l’Italia raggiunge la Francia Ridotto il gap con Berlino
Non sono esaltanti le prospettive economiche dell’Eurozona tracciate dalle previsioni di primavera della Commissione europea. E lo sono ancora meno quelle dell’Italia, che con il suo +0,7% di crescita per quest’anno e il +0,9% previsto per il 2026 viaggerebbe rispettivamente due e cinque decimali sotto il ritmo medio tenuto dai Paesi della moneta unica. Ma ad offrire spunti più interessanti sono i dati dettagliati elaborati dai tecnici di Bruxelles che possono essere così sintetizzati: la ripresa italiana post pandemia ha raggiunto risultati importanti, soprattutto quando si guarda al Pil pro capite a parità di potere d’acquisto che misura le performance dell’economia al netto dei colpi assestati da demografia e inflazione in modo differente da Stato a Stato. Sul questo terreno l’Italia è arrivata a pareggiare i conti con la Francia e ha quasi dimezzato lo spread con la Germania. Una forte spinta è arrivata dall’aumento dell’occupazione.