Cedolare secca per (quasi) tutto
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 146 dello scorso 29 maggio, ha chiarito che l’opzione per la cedolare secca sostituisce anche l’imposta di registro dovuta sulla clausola penale apposta in un contratto di locazione ad uso abitativo, trattandosi di pattuizione avente natura accessoria e non autonoma rispetto a tale contratto. Dunque, in caso di ritardata consegna dell’immobile, il conduttore sarebbe stato tenuto a pagare, oltre a un corrispettivo per ciascun mese di occupazione, un’ulteriore somma per ogni giorno di ritardo nella consegna. Sul punto l’Agenzia ha precisato che, ai fini del registro, la clausola penale rientra tra gli atti sottoposti a condizione sospensiva, da registrarsi con il pagamento dell’imposta fissa, pari a 200 euro. Invece, il successivo verificarsi dell’inadempimento, che fa scattare l’applicabilità della clausola, determina l’ulteriore liquidazione dell’imposta in misura proporzionale, da denunciarsi entro i successivi 30 giorni.