Cripto, paradisi fiscali in Ue
L’ultimo rapporto Eurispes dello scorso 29 maggio, nel capitolo dedicato alle criptovalute e alla trasparenza digitale, evidenzia che Malta, Cipro, Lussemburgo, Belgio ed Estonia sono i paradisi fiscali per le criptovalute data l’assenza di tassazione. Aliquota pesante, invece, per Germania e Danimarca con oltre il 50%. L’Italia, con il 26%, si attesta poco oltre la media europea che risulta essere del 20%. Il nostro Paese, con la manovra 2025, ha rivisto le modalità di tassazione delle cripto-valute. A partire dal prossimo 1°gennaio le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso, cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di criptoattività saranno soggetti ad un’imposizione fiscale del 33%. L’anno in corso si configura come un periodo di transizione che vede la conferma della vecchia aliquota al 26%. Se fino al 2024 i redditi derivanti dall’attività in cripto non erano imponibili sotto i 2 mila euro, a partire dal 2025 la realizzazione di una plusvalenza sconta l’imposta sostitutiva.