Condanna alla società difficile
Con la sentenza n. 19096 dello scorso 22 maggio la Corte di cassazione si è occupata della qualificazione soggettiva dell’imputato e del relativo inquadramento all’interno della persona giuridica, ai fini della ascrivibilità della responsabilità in capo a quest’ultima. Secondo i giudici di legittimità, in assenza di elementi sintomatici di un rapporto organico intercorrente tra l’autore del reato presupposto e l’ente, anche con riferimento alla qualità di apicale o di subordinato, non può giungersi ad una sentenza di condanna a carico della società. La Corte di appello di Milano aveva condannato una Srl per aver partecipato e tratto profitti da un’associazione per delinquere finalizzata a sottrarre prodotti petroliferi, prelevandoli abusivamente da un deposito presso il quale lavoravano due imputati. La Srl è stata ritenuta responsabile per non aver impedito e per essersi avvalsa del relativo profitto, consentendo che si concretizzasse il reato.
