Riaperta la trattativa sul fine vita: allentata la stretta, il Ssn avrà un ruolo
Si riapre al Senato la trattativa sul fine vita. La maggioranza sarebbe pronta a fare un dietrofront sugli aspetti più controversi della bozza di legge. Secondo le anticipazioni emerse ora il Servizio sanitario nazionale avrà un ruolo e non sarà dunque escluso; in caso di richiesta di suicidio assistito respinta dal Comitato etico nazionale il malato terminale non dovrà più attendere quattro anni per avere una nuova chance. Le risposte del nuovo Comitato etico dovranno essere più brevi:nel valutare le domande dei malati ai primi 60 giorni ne seguirebbero altri 30, e non più 60, come indicato nella bozza. E sparirebbe pure il rischio di un’ipoteca sull’aborto cancellando la postilla sulla tutela della vita che la Repubblica assicura ‘dal concepimento alla morte naturale’. Il vero nodo da sciogliere è sul ruolo che avrà il Servizio Sanitario Nazionale.
