La riforma accorcia le liti fiscali
La riforma del processo tributario riduce i tempi dei contenziosi fiscali. Il giudice monocratico chiude i processi in 108 giorni mentre i suoi colleghi nel collegio ci mettono 194 giorni, oltre 10 mila sentenze sono state lette utilizzando la disposizione della lettura del provvedimento in udienza, mentre con l’abrogazione della mediazione nel 2025 si è assistito a un calo dei ricorsi di oltre il 25%. Sono alcuni dei risultati, a un anno dall’introduzione della riforma sul contenzioso tributario. Nel 2024 le liti tributarie pendenti sono aumentate del 2,5% rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2023 i ricorsi sono aumentati sia in primo grado che in secondo. Lo scorso anno la durata media dei giudizi di primo grado è stata pari a 373 giorni, in miglioramento del 13,1% rispetto a quanto registrato nel 2023. Nel secondo grado la durata media è stata pari a 947 giorni, in riduzione del 2,1% rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle controversie definite nel 2024 è di circa 26 miliardi di euro.