Dl fiscale, una nuova sanatoria per spingere l’adesione al concordato
Pressing insistente del Parlamento affinché le partite Iva aderiscano al concordato preventivo biennale. Lo strumento è quello utilizzato lo scorso anno perché prevede nel merito uno sconto sul passato con il versamento di una sostitutiva con aliquota che cresce per chi è meno affidabile fiscalmente; nel metodo, perché l’inserimento arriva per volontà parlamentare. In questo caso è un emendamento del presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, alla conversione del decreto fiscale a cercare di aprire la strada al nuovo ravvedimento speciale a tutto il 2023. Duplice il binario: possibilità di scudare le annualità dal 2019 al 2023 per chi aderirà all’accordo con il Fisco per il biennio 2025-2026, possibilità di mettersi al riparo per il 2023 anche per chi ha aderito al concordato nella prima edizione 2024-2025. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Ravvedimento speciale spunta nel Dl fisco’ – pag. 23)