Abuso d’ufficio abrogato: non esistevano vincoli per l’incriminazione
Con la sentenza n. 95/2025 la Consulta ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale sulla soppressione del reato di abuso d’ufficio, introdotta un anno fa dalla legge Nordio. Secondo la Corte costituzionale, la Convenzione di Merida non impone l’obbligo di punire penalmente tali condotte, escludendo quindi un vincolo intenzionale. Le censure, basate sul principio di uguaglianza e buon andamento della PA sono state giudicate inammissibili, poiché miravano a un’espansione della punibilità, vietata dalla giurisprudenza della Corte. I vuoti di tutela penale derivanti dall’abrogazione del reato, per quanto reali, rientrano nella responsabilità politica del legislatore, non sindacabile da parte della Consulta. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Abuso d’ufficio, abrogazione dentro le regole Onu’ – pag. 30)