Fine vita, scontro sulla ‘privatizzazione’
Sul fine vita le polemiche si sono concentrate in merito alla c.d. ‘privatizzazione’. Il testo esclude, infatti, il Servizio sanitario nazionale dal percorso per il suicidio assistito al quale si potrà dunque accedere solo in forma privata. Le opposizioni non ci stanno e promettono battaglia sui costi della scelta. Dicono no a relegare a volontari e alle collette il compito di sostenere economicamente i malati che decidono di porre fine alle proprie insopportabili sofferenze. Fratelli d’Italia apre a possibili modifiche. Per la presentazione degli emendamenti il termine scade il 9 luglio e non più l’8 luglio. L’obiettivo è comunque quello di andare in Aula il 17 luglio.
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