Concordato, perdite e riserve spingono la delega fiscale 2025
Nei primi sei mesi del 2025, la riforma fiscale ha fatto progressi su quattro fronti, pur con un solo nuovo decreto legislativo (sulle accise). Sono stati adottati 22 regolamenti attuativi, soprattutto sul concordato fiscale e sul reddito d’impresa. Nove decreti legislativi precedenti sono stati modificati, con il Dlgs 81/2025 come correttivo principale. Il Dl 84/2025 potrebbe introdurre una sanatoria per chi aderisce al nuovo patto fiscale. A livello internazionale, il G7 ha esentato gli USA dalla global minimum tax, creando criticità per l’Italia. La produzione di nuovi decreti è rallentata: si attende ancora il decreto su Irpef e Ires. Il termine per l’attuazione della delega è stato prorogato al 29 agosto 2026. Dei 111 atti attuativi previsti, ne sono stati varati 56 (ora 58), pari al 50%. Tra i più rilevanti, i Dm su perdite infragruppo e affrancamento riserve. Resta attesa per la mini-Ires, legata però alla manovra e non alla delega fiscale.