Pochi nati: in 5 anni ci saranno 700 mila lavoratori in meno
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha affermato che alla luce dell’attuale calo demografico, mantenendo il tasso di occupazione odierno, entro il 2030 diminuirebbe di 700 mila unità la forza lavoro e di ulteriori 1,8 milioni nel decennio successivo. Occorre, quindi, aumentare l’occupazione, in particolare di giovani e donne. Per garantire anche in futuro pensioni adeguate, poi, sono necessarie carriere lavorative continue e ben remunerate. Già oggi, infatti, la prospettiva è di un calo costante del rapporto tra la prima pensione e l’ultima retribuzione. In questo quadro, la presidente Lilia Cavallari avverte che bloccare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita sarebbe un errore. Esso – dice – è essenziale per contenere la spesa e garantire prestazioni adeguate. Sul fronte della sanità occorre aumentare la spesa e la fornitura di servizi senza compromettere il risanamento del bilancio pubblico. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Calo demografico, -700mila lavoratori in cinque anni’ – pag. 9)