Tax control framework per le Pmi: l’opzione biennale non è revocabile
Il decreto relativo al tax control framework opzionale rappresenta un ulteriore step verso l’obiettivo di diffondere la cultura della cooperative compliance a tutti i livelli. Ad oggi possono entrare nel regime i soggetti con volume d’affari o ricavi pari a 750 milioni di euro, limite che si riduce a 500 milioni a decorrere dal 2026 e poi addirittura a 100 milioni dal 2028. Rispetto a questi soggetti e agli altri che posseggono i requisiti di diritto per l’accesso al regime, un regime opzionale esiste per i soggetti dimensionalmente minori. Il Tcf opzionale garantisce al contribuente gli effetti premiali dall’inizio del periodo d’imposta in cui è effettuata la comunicazione. Tali benefici presuppongono i requisiti di ammissibilità dell’interpello riguardante la condotta fiscale del contribuente. L’esercizio dell’opzione è irrevocabile e il regime opzionale in questione ha una durata di due periodi di imposta. Al termine è tacitamente prorogato per altri due periodi di imposta. La comunicazione della revoca alle Entrate impedisce la proroga tacita. (Ved.anche Italia Oggi: ‘Compliance, opzione biennale’ – pag. 21)