Irap, correzione condizionata
La nuova disciplina della correzione degli errori contabili assume rilievo anche ai fini Irap ma, in tal caso e con una impostazione più restrittiva rispetto all’imposizione diretta, soltanto se il valore della produzione netta relativo al periodo d’imposta in cui è effettuata la correzione e quello in cui i relativi elementi patrimoniali o reddituali avrebbero dovuto essere correttamente rilevati non risulti negativo. È quanto si evince dalla lettura dello schema di decreto legislativo correttivo della riforma fiscale, in tema di correzione degli errori contabili con valenza tributaria. La misura è destinata a restringere il campo di applicazione della disciplina concernente la correzione degli errori contabili e, nel contempo, ha l’obiettivo di attribuire maggiore certezza nell’applicazione delle disposizioni specifiche, considerati i numerosi dubbi interpretativi esistenti. Scopo della modifica è semplificare la vita alle imprese e avvicinare l’ammontare dell’imponibile Ires e/o Irap alle risultanze di bilancio.