False fatture, reato unitario se nella stessa dichiarazione
Con la sentenza n. 25825 depositata ieri la Corte di cassazione ha affermato che il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di documenti per operazioni inesistenti, riguarda la dichiarazione e non le fatture e, quindi, una volta intervenuta una sentenza definitiva, non può essere contestato altre volte ancorché emergono documenti riferiti a differenti fornitori del medesimo anno, pena la violazione del ne bis in idem. Nel caso analizzato la titolare dell’impresa individuale era stata condannata anche in appello per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti relativamente all’anno d’imposta 2024. La donna aveva indicato in dichiarazione fatture emesse da un determinato fornitore ritenute false. L’imputata ricorreva in Cassazione, lamentando la violazione del principio del ne bis in idem. La Suprema Corte ha accolto il ricorso.