Errori contabili, passo indietro
Il nuovo schema di decreto correttivo Ires/Irpef limita la rilevanza fiscale immediata solo agli errori contabili “non rilevanti” (secondo OIC 29) e solo se corretti entro l’esercizio successivo. Le nuove regole si applicano dal 1° gennaio 2025 e a patto che il bilancio sia revisionato e non siano in corso verifiche fiscali. Il Governo rivede così la disciplina introdotta dal d.l. 73/2022, che consentiva il riconoscimento fiscale per tutti gli errori contabili, anche “rilevanti”, senza sanzioni entro 5 anni. Ora, per errori “rilevanti” o “non rilevanti” corretti in ritardo, torna l’obbligo di dichiarazioni integrative. L’obiettivo è restringere l’ambito di correzioni prive di sanzioni, ritenuto eccessivo. Le nuove regole risultano più restrittive e complesse, andando in controtendenza rispetto alla semplificazione prevista dalla riforma fiscale. Errori fuori dai nuovi limiti temporali saranno sanzionabili e riapriranno i termini di accertamento.