Anche uno sfioramento integra violenza sessuale
Con la sentenza n. 22297 dello scorso 13 giugno la Corte di cassazione ha affermato che anche uno sfioramento integra la violenza sessuale. Il caso trae origine da una sentenza della Corte di appello di Milano che aveva confermato la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio che aveva assolto l’imputato dal reato di violenza sessuale, con la formula ‘perché il fatto non sussiste’. All’imputato, un rappresentante sindacale, è stato contestato il reato di violenza sessuale ai danni di una lavoratrice che gli si era rivolta per un parere in merito a una controversia con il suo datore di lavoro. L’uomo l’aveva ricevuta nel suo ufficio, l’aveva fatta accomodare sulla sedia con le spalle alla porta, aveva chiuso la porta, e posizionatosi sulle sulle spalle le aveva detto ‘sfogati quanto vuoi, siamo soli, non c’è nessuno’, quindi le aveva massaggiato la schiena partendo dal collo, l’aveva baciata sul collo e sulle orecchie.