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La polizza estera tramite fiduciaria non va indicata nel quadro RW

Il contribuente che intesta attività finanziarie estere a una fiduciaria italiana può comunque essere contestato dall’Agenzia delle Entrate per mancata compilazione del quadro RW e pagamento dell’Ivafe, se l’investimento è riqualificato (es. da polizza vita a investimento finanziario). Spesso l’Agenzia considera alcune polizze unit o index linked non vere assicurazioni, ma strumenti finanziari camuffati. Ciò può portare a ricalcoli del reddito imponibile e sanzioni aggiuntive. Tuttavia, se l’attività è intestata a una fiduciaria italiana, essa va considerata fiscalmente residente in Italia. La Corte di giustizia tributaria di Trento ha ritenuto illegittima la riqualificazione di una polizza, assolvendo il contribuente. Le polizze unit linked sono riconosciute come assicurazioni sulla vita a livello europeo e nazionale. Alcune vecchie formulazioni contrattuali, però, hanno sollevato dubbi sull’effettiva copertura assicurativa. La giurisprudenza, a partire dalla Cassazione 6319/2019, ha approfondito questi casi, influenzando anche l’ambito tributario.


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