Dieci anni in più per far pagare all’azienda i contributi omessi
La Corte di cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 22802 depositata ieri, ha affermato che, a regime, saranno necessari 5 anni perché si prescrivano definitivamente i contributi che maturano tempo per tempo; dalla loro prescrizione decorrerà il termine decennale per l’esercizio da parte del datore di lavoro della facoltà di chiedere la costituzione della rendita vitalizia in favore del dipendente. Decorso tale termine decennale, il lavoratore potrà esercitare la facoltà di vedersi risarcire il danno subito nel termine ulteriore di dieci anni, scaduto il quale, tale diritto si prescrive inesorabilmente. Decorsi 25 anni dal mancato versamento dei contributi al lavoratore non resta che ricorrere alla costituzione della rendita vitalizia.