Anche nel 2026 contratti a termine con causali individuali
Con la legge di conversione del decreto legge 95/2025 è stato prorogato di un anno, dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026, il termine entro il quale le parti individuali, in assenza di una disciplina collettiva, possono continuare a definire in autonomia le causali che legittimano l’apposizione del termine di oltre 12 mesi ai contratti a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione. Facile prevedere che questa non sarà l’ultima proroga. Gli accordi collettivi, infatti, sono strumenti normativi di rapida definizione e non sempre si riesce a raggiungere un consenso tra le parti su una disciplina condivisa dei contratti a termine. Il rinvio all’autonomia individuale, quindi, si rivela non solo utile ma necessaria, per evitare che l’assenza o il ritardo della contrattazione collettiva paralizzi l’utilizzo del contratto a termine oltre i 12 mesi. Non cambia, invece, la disciplina applicabile per la corretta scrittura delle causali. Qualora siano intervenuti accordi collettivi, questi devono individuare con precisione i ‘casi’ che giustificano l’apposizione del termine oltre i 12 mesi e il contratto individuale deve contenere un chiaro riferimento al caso previsto.