Riscossione, addio a 408,5 miliardi ma accesso aperto ai conti di chi evade
La Commissione tecnica sulla riscossione propone di cancellare circa 408 miliardi di tasse non più riscuotibili, alleggerendo il “magazzino” di crediti fiscali accumulati tra 2000 e 2024. La misura, che coinvolgerebbe oltre 9 milioni di contribuenti, riguarda soprattutto crediti legati a soggetti deceduti, società chiuse o situazioni ormai senza prospettive di recupero. Ma l’operazione non si limita a “fare pulizia”: l’obiettivo è rafforzare l’efficacia della riscossione futura, evitando la formazione di nuovi arretrati. Per questo si punta a procedure più rapide di pignoramento, maggior accesso ai dati bancari e della fatturazione elettronica, oltre a un potenziamento del personale specializzato. La logica è passare da un sistema inefficiente a uno selettivo e tempestivo, concentrato sui crediti realmente esigibili. La sfida ora è politica, perché la riforma si intreccia con esigenze di bilancio, promesse di nuove “rottamazioni” e priorità elettorali.