Concordato, l’Isa per autonomi non blocca chi sta in società
Nel 2025 sono state introdotte due nuove ipotesi che comportano l’esclusione dal concordato preventivo biennale. La prima riguarda i professionisti titolari di reddito di lavoro autonomo che, nel contempo, partecipano a un’associazione professionale o a una società tra professionisti o, ancora, a una società tra avvocati. In tal caso, il professionista non può aderire autonomamente al Cpb se non vi aderisce anche l’associazione professionale o la società cui partecipa. La seconda ipotesi di esclusione riguarda invece l’ente collettivo che intende aderire al concordato fiscale. In questo caso, la possibilità di ingresso nel regime per l’ente è subordinata all’adesione di tutti i soci o associati che, individualmente, dichiarano redditi di lavoro autonomo. Se anche uno solo di essi non opta per il concordato, l’ente collettivo non può accedervi. Anche in questo caso si applica un’analoga causa esimente: laddove non sia stato approvato l’Isa per l’attività svolta dal professionista, l’ente collettivo può comunque esercitare l’opzione.