Giustizia, terzo sì con bagarre Meloni: ‘Andiamo avanti’
Si è sfiorata la rissa alla Camera sulla riforma della giustizia. Il via libera al testo da parte del Parlamento ha regalato il terzo sì alla separazione delle carriere dei giudici. Ora manca solo l’ultimo passaggio al Senato, in programma entro la fine dell’anno. Poi ci sarà il referendum. Di riforma storica parla la premier Giorgia Meloni. Di parere opposto la leader del Pd Elly Schlein che mette nel mirino l’impermeabilità della maggioranza a qualsiasi aggiustamento del testo approvato più di un anno fa dal Consiglio dei ministri e da allora rimasto identico. Secondo il Guardasigilli Nordio la vittoria non deve essere vissuta come una sconfitta della magistratura e neppure come un tentativo di umiliazione. Per la giunta dell’Anm, però, la riforma ‘toglie diritti ai cittadini, non danneggia i singoli magistrati ma mette a rischio l’equilibrio fra i poteri definito della nostra stessa Costituzione’. Sul referendum l’Anm ha già reso noto la costituzione di un comitato per il no aperto a tutti i cittadini.