Giustizia, il sì alla riforma Ma scoppia la lite in Aula
Ride il Guardasigilli Carlo Nordio appena incassato il terzo sì alla sua riforma della giustizia. Ora manca solo il passaggio definitivo al Senato, che potrebbe essere calendarizzato per il 23 ottobre, calcolando i tre mesi di stop previsti dalla Costituzione a partire dal primo via libera di Palazzo Madama al testo, arrivato lo scorso 22 luglio. Dopodiché la riforma sarà pronta per il referendum. Obbligatorio visto che è finita 293 contro 109. Il ministro auspica che si terrà a marzo. Nordio non si cura della bagarre esplosa in Aula, fin quasi alla rissa. E non si dà pena per le critiche aspre dell’Associazione nazionale magistrati come pure quelle dell’opposizione tutta. Dice, invece, di preoccuparsi molto del fatto che la vittoria di ieri e il referendum possano trasformarsi in un plebiscito anti-giudici: ‘Non deve essere vissuta come una sconfitta o una forma di tentata umiliazione della magistratura’.