Finanza di progetto, prelazione e accesso agli atti: nuovo stop europeo al Codice appalti
La Commissione europea ha inviato all’Italia una lettera di contestazione con 7 rilievi al Codice degli appalti, riaprendo la procedura d’infrazione avviata nel 2018. Tra i punti critici figurano accesso agli atti, diritto di prelazione e finanza di progetto, ritenuti non conformi alle direttive Ue. Bruxelles contesta la possibilità di divulgare informazioni riservate senza adeguate tutele e la mancanza di criteri oggettivi e trasparenti nelle gare di finanza di progetto. Il diritto di prelazione del promotore, che può subentrare all’aggiudicatario, viene giudicato lesivo della concorrenza e della parità di trattamento. Criticato anche il rimborso automatico delle spese al promotore escluso. In assenza di correzioni entro due mesi, l’Italia rischia un deferimento alla Corte di giustizia Ue e una nuova riscrittura del Codice appalti.
