Pensioni, incremento selettivo dei requisiti: 64enni fuori dall’innalzamento di tre mesi
Manovra 2026. Sulle pensioni l’obiettivo dell’Esecutivo è quello di ‘sterilizzare’ l’impatto dell’innalzamento di 3 mesi dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva per andare in pensione che scatterà dal 2027. I tecnici del Mef sono ancora al lavoro per definire le misure; allo studio ci sono diverse opzioni, ma è emerso che l’intervento seguirà due principi: quello della gradualità e quello della selettività. Perché azzerare in un colpo solo l’incremento di tre mesi per andare in pensione dal 2027 costerebbe troppo: si stimano oltre 3 miliardi a regime. Una delle ipotesi in campo, per garantire questa selettività è di esentare dall’incremento solo chi ha compiuto 64 anni. L’altra soluzione è di prevedere per la platea che ha compiuto 64 anni l’aumento di un mese per l’uscita nel 2027 e di due mesi nel 2028. Un’altra ipotesi prevede al posto dell’innalzamento di tre mesi da gennaio, di introdurre degli scalini di un mese.