Stretta sulle compensazioni
Dalla bozza della manovra 2026 spunta una stretta sulle compensazioni. Viene infatti rimodulata la soglia per il divieto di compensazioni dei ruoli scaduti che è dimezzata passando da 100 mila a 50 mila euro. I crediti d’imposta diversi da quelli emergenti dalla liquidazione delle imposte non possono essere utilizzati in compensazione ai fini del pagamento dei debiti, anche nel caso in cui i suddetti crediti d’imposta siano trasferiti a soggetti diversi dal titolare originario. Il divieto di compensazione opera a condizione che i carichi siano nel complesso superiori a 100 mila euro e se sono presenti più ruoli, si rende necessario procedere alla somma di tutti i ruoli relativi a imposte erariali o derivanti dal recupero di crediti di imposta includendo sanzioni e interessi per ritardata iscrizione a ruolo di natura analoga mentre non rilevano gli interessi di mora e i compensi per la riscossione. Se sono presenti ruoli e accertamenti esecutivi, si deve procedere con la somma di tutti i carichi.