Una manovra da 18,7 miliardi La stretta sugli affitti brevi
La Ragioneria dello Stato ha bollinato la manovra 2026 che ora inizia il suo cammino parlamentare. Rispetto alla bozza iniziale sono aumentati gli articoli. La novità dell’ultima ora è costituita dalla modifica alla norma che aumentava al 26% la cedolare secca sugli affitti brevi. La cedolare resta al 21% ma solo se il proprietario affitta direttamente, mentre se utilizza intermediari o portali la cedolare sale al 26%. La Lega è sicura che l’aumento sarà cancellato in Parlamento. La stessa cosa dice Forza Italia. Fratelli d’Italia s’impegna a trovare una soluzione. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha evidenziato che l’inasprimento fiscale è stato deciso per contrastare l’esplosione degli affitti brevi che ha contribuito ad accrescere la difficoltà a trovare alloggi per affitti normali. Il responsabile di via XX Settembre ha definito ‘sostanziale’ il contributo alla manovra che verrà da banche e assicurazioni: circa 10 miliardi in tre anni. Sul versante pensioni in Parlamento si cercherà di recuperare Quota 103 e Opzione donna. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘Affitti brevi, resta la stretta Case online tutte tassate al 26%’ – pag. 4 e Italia Oggi: ‘Affitti brevi, il 21% è per pochi’ – pag. 20)