Commercialisti, più aggregazioni ma resta il freno di fisco e contributi
Da un sondaggio della Fondazione nazionale dei commercialisti emerge che il 51,6% dei commercialisti svolge la professione in forma aggregata. Nell’arco di otto anni le forme di aggregazione tra gli studi dei commercialisti sono cresciute di 13,1 punti percentuali. Di questo e di altro si è parlato al congresso nazionale dei commercialisti che oggi si conclude a Genova. La spinta alle aggregazioni degli studi trova però un ostacolo rappresentato dalla tassazione e dal sistema contributivo. A pesare sono le limitazioni dell’Irap e del doppio contributo integrativo. La ricerca sulle aggregazioni che ha coinvolto 4 mila studi fotografa un mondo diverso rispetto a quello del 2018, quando venne fatto il precedente monitoraggio dove gli studi aggregati erano il 38,5%. Il futuro delle professioni liberali sembra passare sempre di più dalle aggregazioni, anche multidisciplinari. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Crescono le aggregazioni, calano gli studi individuali’ – pag. 31)