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Retribuzioni, spazio alle tasse piatte per rilanciare rinnovi e produttività

La manovra 2026 contiene un pacchetto di misure dedicato al lavoro al fine di sostenere la produttività, il lavoro ‘extra’ e i rinnovi contrattuali. Scende dal 5% all’1% il prelievo sostitutivo dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sui premi di produttività erogati nel 2026 e 2027, con una soglia massima degli importi agevolabili che sale a 5 mila euro all’anno. Debutta, ma solo per il 2026, un prelievo agevolato del 15% sulle somme fino a 1.500 euro erogate ai lavoratori con reddito entro 40 mila euro, per indennità di turno o per lavoro notturno e per prestazioni nei giorni di festa e di riposto. Un’aliquota agevolata del 15% si applicherà anche al salario accessorio dei dipendenti pubblici con un plafond di 800 euro e in caso di buste paga annuali non superiori a 50 mila euro. Sui rinnovi contrattuali prevista un’agevolazione limitata solo a chi ha un reddito da lavoro dipendente fino a 28 mila euro. Vale 64 euro, in media, il maggior guadagno per i premi di produttività.


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