È legittimo il controllo fiscale automatizzato
Il fisco può disconoscere il credito d’imposta tramite procedura automatizzata se fondato su un semplice esame cartolare dei dati forniti dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. In questi casi non è necessaria la preventiva comunicazione di irregolarità. Se invece la verifica richiede valutazioni di merito o un’attività istruttoria complessa, è necessario procedere con le ordinarie modalità di accertamento. La Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 28785/2025 depositata lo scorso 30 ottobre, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate che aveva disconosciuto un credito d’imposta dopo un esame delle dichiarazioni del contribuente attraverso il controllo automatizzato.
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