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Sequestro di smartphone: se è mafia decide il solo pm

Sul sequestro degli smartphone va introdotta un’eccezione per i reati di mafia. In questi casi infatti il Pm deve poter decidere senza avere ottenuto una preventiva autorizzazione del Gip. È questa la modifica di maggior impatto che oggi, su proposta del Guardasigilli Nordio, andrà al voto della Camera, in commissione. In discussione però c’è la necessità di un successivo provvedimento di convalida; sul punto il relatore Enrico Costa è assolutamente fermo nel ritenere assolutamente indispensabile il passaggio davanti a un’autorità terza. Costa evidenzia come sia l’Esecutivo stesso, in altro provvedimento dedicato all’individuazione delle autorità competenti nella raccolta di prove elettroniche nel contesto europeo, a prevedere la competenza del Gip in tutti i casi in cui l’ordine europeo di produzione della prova riguarda i dati sul traffico o sul contenuto delle comunicazioni. In ogni caso la modifica renderà necessario un nuovo passaggio parlamentare al Senato. 


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