Ammessa l’inibitoria della risoluzione del contratto di affitto
Nel contesto della composizione negoziata della crisi emerge un contrasto giurisprudenziale sulla possibilità di ottenere misure cautelari dopo la scadenza delle misure protettive, per garantire la continuità aziendale fino all’omologazione del concordato semplificato. Il Tribunale di Nola, con l’ordinanza del 24 ottobre scorso, ha adottato un orientamento favorevole al debitore, concedendo misure cautelari per impedire la risoluzione di un contratto di locazione essenziale e lo sfratto, ritenendo ancora attuale l’esigenza di tutela. Secondo il giudice, la distinzione tra misure protettive e cautelari è funzionale e, una volta definito il piano, prevale l’obiettivo di assicurare l’esito positivo del giudizio. Accertati fumus e periculum. Il Tribunale conclude che la fase cautelare diventa un presidio strategico per garantire stabilità nei rapporti e buon esito del concordato.