Rassegna Fiscale

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Paga chi non controlla il consulente

Lotta all’evasione. Il contribuente è tenuto a pagare le sanzioni fiscali anche quando ha già provveduto a denunciare il commercialista che ha commesso le irregolarità nella presentazione della dichiarazione. Con l’ordinanza n. 35612 di ieri la Corte di cassazione ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate chiarendo che in materia di sanzioni amministrative tributarie l’esimente si applica in caso di inadempimento al pagamento di un tributo imputabile esclusivamente ad un soggetto terzo, purché il contribuente abbia adempiuto all’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria e non abbia tenuto una condotta colpevole nemmeno sotto il profilo della culpa in vigilando. Per i giudici, tuttavia, c’è un grosso ‘ma’: in tema di sanzioni amministrative per violazioni tributarie, ai fini dell’esclusione di responsabilità per difetto dell’elemento soggettivo, grava sul contribuente la prova dell’assenza assoluta di colpa, occorrendo a tal fine la dimostrazione di versare in stato di ignoranza incolpevole, non superabile con l’uso dell’ordinaria diligenza.


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