Operatori esteri discriminati se investono in Siiq italiane
I recenti interventi delle Entrate in materia di regime fiscale delle Siiq confermano la necessità di modifiche normative in materia volte a eliminare le discriminazioni esistenti nei confronti degli investitori esteri. Con le risposte n. 60 e 61 del 2023, l’Agenzia ha fornito chiarimenti sul regime fiscale delle Siiq, a seguito di quesiti proposti da un investitore europeo, interessato, a ‘ingenti investimenti’ nel mercato immobiliare italiano, tali da generare un ‘significativo flusso economico, con importanti ricadute occupazionali’. Nella risposta n. 60 il Reit chiedeva conferma che l’aliquota del 20% dell’imposta sostitutiva prevista per le branch Siiq possa essere sostituita dall’aliquota più favorevole prevista dalla convenzione bilaterale tra Italia e il Paese di residenza del Reit. Le modifiche normative e la riduzione dell’aliquota applicabile sui dividendi, rende il 20% incongruo e inidoneo.
