La Bce alza ancora i tassi al 3,5% Ma alcuni Paesi votano contro
Confermando quanto anticipato a dicembre, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di alzare di 50 punti base il costo del denaro, portandolo al 3,5%. Positive le reazioni delle Borse che hanno chiuso la giornata in deciso rialzo. La presidente Christine Lagarde ha detto che ‘era una decisione che dovevamo assumere e che era giustificata’ aggiungendo che ‘per il futuro saremo legati ai dati e potremo avere una valutazione migliore quando le tensioni di mercato saranno calate’. Ma soprattutto ha spiegato che ‘non è possibile in questo momento determinare su quale sentiero andremo avanti’. In seno al Consiglio direttivo le ‘colombe’ ipotizzavano un aumento limitato a 25 punti base, ma i ‘falchi’ hanno prevalso. La stessa Lagarde ha ammesso che tre-quattro membri del Consiglio direttivo erano contrari all’aumento, ritenendo preferibile attendere l’evolversi della situazione. La presidente della Bce ha spiegato che la decisione è stata presa in base alle proiezioni macreconomiche degli esperti, ultimate agli inizi di marzo. In merito alle forti tensioni nei mercati finanziari Lagarde ha detto che ‘il settore è molto molto più forte del 2008’. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: ‘La Bce continua la stretta ma non parla di altri strumenti’ – pag. 3 e Italia Oggi: ‘La Bce alza i tassi di 50 pb’ – pag. 19)
