Rassegna Fiscale

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Nuovo contraddittorio sugli atti dal 30 aprile

Il nuovo contraddittorio preventivo trova applicazione sugli atti emessi dal 30 aprile 2024. Per quelli con data antecedente si continua a fare riferimento alle vecchie regole. Per gli avvisi di accertamento conseguenti agli schemi d’atto inviati nelle scorse settimane si applica il differimento dei termini di decadenza di 120 giorni. Con il decreto legge appena approvato, il Governo cerca di porre rimedio alla confusione generata dalla efficacia divergente della riforma dello Statuto del contribuente e della riforma dell’accertamento con adesione. Questo ha creato problemi di coordinamento anche all’interno della stessa Amministrazione che, all’inizio, in taluni casi, ha ritenuto già operativo dal 18 gennaio l’istituto del contraddittorio preventivo, notificando gli appositi schemi d’atto. Con una direttiva il Mef ha poi sostenuto che fino al 30 aprile 2024 la disciplina di riferimento dovesse ritenersi invariata. Il decreto fisco superbonus pone rimedio e stabilisce che anche la disciplina introdotta con la revisione dello Statuto del contribuente non si applica né agli atti impositivi emessi prima del 30 aprile né a quelli conseguenti ad inviti al contraddittorio ‘vecchio stile’. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Atti fiscali, 30 aprile spartiacque’ – pag. 24)


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