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Non basta la base ristretta a provare la distribuzione di utili extracontabili ai soci

La ristretta base societaria non basta, da sola, a dimostrare la reale distribuzione degli utili extracontabili. Ad affermarlo la Cgt di primo grado di Bari nella sentenza n. 414/3/2024 depositata lo scorso 26 febbraio. Nel caso in parola l’ufficio notificava ad una società di capitali un avviso di accertamento contestando il mancato versamento di ritenute alla fonte a titolo di imposta sui redditi extracontabili distribuiti in via presuntiva ai soci. Successivamente, analogo avviso veniva notificato ai soci della società in qualità di obbligati solidali al pagamento delle maggiori imposte. Nel ricorso i soci chiedevano l’annullamento dell’atto impugnato eccependo il difetto di legittimazione passiva, l’inesistenza del presupposto impositivo, la mancata allegazione dell’avviso di accertamento emesso in capo alla società e, infine, il difetto di motivazione dell’atto. La Corte ha accolto il ricorso. 


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