Rassegna Fiscale

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Vendita di fabbricati abitativi, verso l’Iva a perimetro ampio

Con la riforma fiscale potrebbe estendersi la facoltà di optare per l’applicazione dell’imposta che attualmente è accordata solo alle imprese che hanno costruito o ripristinato il fabbricato. Dunque, per le vendite di fabbricati abitativi in regime d’impresa si profila il possibile allargamento della via di fuga dall’esenzione Iva. I Paesi membri sono tenuti ad assoggettare all’Iva solo le cessioni di fabbricati effettuate anteriormente alla prima occupazione; le cessioni successive, invece, sono in via di principio esenti, ma gli Stati membri hanno la possibilità di accordare al cedente la facoltà di optare per l’imponibilità. Il Dpr n. 633/1972 prevede regole differenziate in ragione di elementi oggettivi e soggettivi. Sono esenti le cessioni di fabbricati a destinazione abitativa ad eccezione di: cessioni poste in essere prima dei 5 anni dal termine dei lavori; cessioni poste in essere dopo i 5 anni, qualora il cedente abbia espresso l’opzione per l’applicazione dell’imposta; cessioni di fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali.


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