Il fisco intensifica i controlli sulla somministrazione illecita
Appalti. Tra le contestazioni che l’Agenzia delle Entrate, ultimamente, sta sollevando con maggior determinazione ci sono i contratti di appalto di servizi riqualificati in contratti di somministrazione (illecita) di manodopera con indetraibilità dell’Iva in capo ai committenti. Nei settori labour intensive e nelle attività che richiedono particolari competenze tecniche spesso avviene l’esternalizzazione di alcune fasi di lavorazione o produzione attraverso il ricorso a società cooperative o a consorzi. A ciò segue il c.d. cambio di appalto, ovvero la successione nel tempo di diversi fornitori nell’esecuzione di un servizio per conto del medesimo committente. Spesso succede che i lavoratori coinvolti ‘trasferiti’ da una società a quella che subentra sono sempre gli stessi. L’attività istruttoria degli Uffici tende ad appurare il grado di diligenza approntata dalla società committente per verificare il livello di affidabilità patrimoniale e finanziaria del fornitore. La verifica fiscale nei confronti del committente porta alla indetraibilità dell’Iva e all’indeducibilità ai fini Irap dell’importo riferibile al costo del personale.
