Lo stralcio dei debiti a 360°
Il decreto correttivo del Codice della crisi d’impresa, licenziato in via definitiva ieri dal Consiglio dei Ministri, prevede la possibilità di stralciare il debito tributario e previdenziale senza il consenso dei creditori anche nel concordato con continuità aziendale. Negli accordi di ristrutturazione dei debiti il pagamento a stralcio del fisco e enti previdenziali diventa praticamente impossibile perché le soglie minime di soddisfazione raddoppiano. Una delle novità del decreto è costituita dalla prededucibilità allargata dei crediti professionali. Le altre riguardano la Composizione negoziata della crisi ove è stata ampliata la possibilità di accesso allo strumento anche da parte dell’imprenditore commerciale e agricolo già in stato di crisi ed insolvenza. Il decreto chiarisce poi che il trasferimento dell’azienda o di rami di essa nella Composizione negoziale della crisi deve consentire di preservare, nella misura possibile, i posti di lavoro. Non è stata cancellata la modifica controversa che prevede l’innalzamento delle soglie per il cram down fiscale, ovvero lo stralcio forzoso senza adesione degli enti pubblici.