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Prelievi fraudolenti, la banca paga salvo colpa grave del cliente

Spetta alla banca risarcire il cliente per i prelievi che nega di aver effettuato con la sua carta di credito, a meno che non dimostri la sua colpa grave. Con l’ordinanza n. 23683, depositata ieri, la Corte di cassazione ha accolto il ricorso di una donna contro la decisione della Corte d’appello che, al pari del Tribunale, aveva negato alla correntista un risarcimento pari ai prelievi fraudolenti che affermava di aver subìto, per un totale di 5.725,06 euro. Per i giudici territoriali, infatti, in assenza della prova che la carta era stata clonata, era del tutto probabile che i prelievi fossero stati fatti da familiari che conoscevano il Pin. Una decisione che la Suprema corte considera sbagliata. Solo in presenza di una colpa grave del cliente va esclusa la responsabilità dell’istituto di credito. La possibilità che il Pin venga sottratto rientra nel rischio d’impresa. 


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