Il mancato rispetto di specifiche telematiche non invalida il deposito
La Cgt di secondo grado della Lombardia, con la sentenza n. 2361 dello scorso 13 settembre, ha stabilito che è ammissibile il ricorso notificato come scansione e non come atto nativo digitale perché ‘la violazione delle norme tecniche del processo tributario telematico non costituisce causa di invalidità del deposito, salvo l’obbligo di regolarizzarlo nel termine perentorio stabilito dal giudice. La disputa tra contribuente e fisco concerneva due avvisi di liquidazione della maggiore imposta scaturenti dalla revoca dell’agevolazione sull’acquisto di un immobile come ‘prima casa’ e sul correlato mutuo agevolato, in quanto il primo risultava già proprietario di altra abitazione sita nello stesso Comune. Con separati ricorsi avverso gli avvisi di liquidazione, la parte privata aveva evidenziato come l’immobile già posseduto fosse inagibile e inabitabile e che, pertanto, non impediva la reiterazione dell’agevolazione. L’Ufficio invocava l’inammissibilità dei ricorsi. Per la Corte non è causa di inammissibilità la notificazione del ricorso ‘scansionato’.