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Criptoattività tracciate, sanzioni Ue più pesanti

Le cripto attività in Italia si adeguano al regolamento Ue Mica. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dlgs n. 129/2024 anche il nostro Paese, come Stato membro Ue, si dota di uno strumento completo e avanzato di attuazione della normativa europea in tema di cripto asset. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 14 settembre ma sono previste disposizioni transitorie in forza delle quali dopo l’entrata in vigore di Micar possono continuare a operare fino al 30 giugno 2025 i soli soggetti regolarmente iscritti nel registro Oam al 27 dicembre 2024. Se questi presenteranno istanza di autorizzazione, in Italia o in un altro Paese Ue, entro il 30 giugno 2025, sarà loro consentito di continuare a operare fino al rilascio o rifiuto del procedimento di autorizzazione e comunque non oltre il 30 dicembre 2025. Il nostro legislatore ha scelto di ridurre al minimo il periodo transitorio di tolleranza. (Ved. anche Italia Oggi: ‘Criptovalute, transizione lunga per le autorizzazioni’ – pag. 28)


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