Consolidato fiscale, revoca tardiva ammessa solo se è genuina
Non è sanabile con la remissione in bonis la revoca di un consolidato fiscale laddove invece era stata dichiarata la sua continuazione dopo il triennio. Infatti non c’è un comportamento concludente della società che dimostri che si tratta di un mero errore compilativo, ma sembra piuttosto un ripensamento che non è ammissibile. E non è sanabile nemmeno con una dichiarazione integrativa. È quanto sostiene l’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 187 di ieri ad un quesito formulato da una società consolidante di un consolidato fiscale con le sue tre controllate per il triennio 2020-2022. Nel modello SC 2023 quadro OP anziché dichiarare la revoca dell’istituto per una consolidata, la società istante ha erroneamente indicato la continuazione dello stesso.