Sanatoria batte ravvedimento sulla prova di convenienza
Con la sanatoria per gli anni dal 2018 al 2022 il concordato fiscale diventa retroattivo. La possibilità di chiudere le porte agli accertamenti del Fisco, prevista dal decreto legge Omnibus per coloro che entro il 31 ottobre opteranno per il Concordato preventivo biennale, si caratterizza per una sanatoria che si presenta più conveniente rispetto ad un ordinario ravvedimento operoso. La sanatoria in parola consente a chi ha applicato gli ISA di avvalersi di uno speciale regime di ravvedimento, basato sul versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’Irap per i periodo di imposta dal 2018 al 2022. Come anticipato l’adesione al concordato fiscale è condizione necessaria per accedere alla sanatoria sui periodi pregressi. Il costo della sanatoria si fonda sul punteggio ISA e si snoda sulla falsa riga del meccanismo previsto nel concordato per l’imposta sostitutiva sull’extra reddito proposto. Una tabella a lato dell’articolo declina, sulla base del punteggio ISA di ciascun anno che si intende ravvedere, base imponibile e aliquota dell’imposta sostitutiva da applicare.