Cessione d’azienda, niente Iva se l’attività prosegue
Ieri, alla Sapienza di Roma, si è svolto un convegno dal titolo: ‘La direttiva Iva: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio’. Il dibattito ha evidenziato quanto sia complesso identificare la presenza di tutti gli elementi che consentano di comprendere se sia necessario applicare o meno l’Iva sulla specifica transazione. Le difficoltà non derivano solo dalla definizione data alla nozione di azienda o ramo d’azienda, ma anche dal tipo di beni ceduti, dalla localizzazione degli stessi e dall’esistenza o meno di un obbligo di un loro trasferimento. Numerose pronunce dell’amministrazione finanziaria e della giurisprudenza di legittimità nazionale e unionale hanno analizzato questi profili. Lo sforzo di identificare quale che sia l’operazione posta in essere ha per l’Italia un interesse in più rispetto agli altri Stati membri, perché l’irrilevanza Iva della transazione si porta dietro l’applicabilità dell’imposta di registro. Per avere una cessione d’azienda del tutto irrilevante Iva è necessario che i beni ceduti consentano al cessionario di proseguire l’attività del cedente.