Sanatoria 2018-2022 validi i versamenti fatti dalle società per i soci
Il decreto fiscale approvato ieri dal Senato non contiene solo la riapertura dei termini, fino al 12 dicembre, per il concordato preventivo biennale. Il testo contiene anche altre misure a cominciare dalla riscrittura dei confini delle cause di esclusione e cessazione legate alla modifica della compagine sociale. In questi casi viene infatti stabilito che lo stop scatti solo nei casi in cui la modifica comporti un aumento dei numero dei soci. Quindi, in tutti gli altri casi in cui c’è solo una riduzione del numero dei soci, l’adesione al concordato resta valida. Viene comunque prevista una particolare eccezione legata al subentro di due o più eredi in caso di decesso del socio o associato. Questo per tutelare il passaggio generazionale evitando che crolli così l’accordo con il Fisco per un evento straordinario, legato alla morte di uno dei partecipanti. Un altro emendamento riguarda invece il ravvedimento speciale, ovvero la sanatoria dei redditi 2018-2022 per chi aderisce al Cpb. Prevede che con redditi prodotti in forma associata da società semplici o società di persone imputati ai singoli soci o associati il versamento dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi può essere eseguito dalla società in luogo dei singoli soci o associati.