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Pensioni, rivalutazione su sei fasce: bonus e tagli

Pensioni: rivalutazioni su sei fasce. Piena fino a 2.100 euro e tagli progressivi oltre questa quota. Che faranno diminuire gli adeguamenti all’80% per i trattamenti inferiori o pari a circa 2.625 euro, al 55% per quelli fino a circa 3.150 euro, al 50% salendo a circa 4.200 euro, al 40% fino a circa 5.250 euro e al 35% per gli importi ancora superiori. È il nuovo schema di indicizzazione delle pensioni al caro vita previsto per il biennio 2023-2024 dall’ultima versione della manovra 2023. Manovra che nel capitolo dedicato alla previdenza conferma la perequazione maggiorata degli assegni più bassi, con un ulteriore ritocco verso l’alto nel 2024; grazie a incrementi del ‘minimo Inps’ dell’1,5% e del 2,7%, gli importi, compresi gli adeguamenti, saliranno, rispettivamente, a oltre 570 euro il prossimo anno e a circa 580 euro per quello successivo. Da gennaio sarà introdotta, in via sperimentale, la ‘pensione anticipata flessibile’ per garantire l’uscita con Quota 103 ma con assegni che non potranno superare di 5 volte il minimo e che non potranno essere cumulati con altri redditi da lavoro occasionale oltre il limite di 5 mila euro. 


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